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È made in Italy il tessuto antivirale

 

È made in Italy
il tessuto antivirale

Sviluppato dalla Pmi innovativa Anemotech (supportata da EY), theBreath è il primo tessuto (brevettato) in grado di assorbire polveri sottili disgregandole. E in due ore neutralizza fino al 98,75% della carica virale presente nell'aria.

 

 

Senza dubbio il Covid-19 ha modificato e stravolto non solo le abitudini della popolazione di tutto il pianeta, ma anche le priorità dell’industria mondiale che, a tutti i livelli e in tutti i settori, ha cercato di reinventarsi e adeguare l’offerta alla nuova domanda di mercato: la tutela della salute.

Secondo i dati di Global Market Insights, il mercato dei tessuti antimicrobici e antivirali valeva 10,48 miliardi di dollari nel 2019 e salirà a oltre 20,5 miliardi entro il 2026, con una crescita media annua del 9,8%. Un boom sostenuto dalla convinzione che, anche quando il Covid sarà debellato, la sensibilità dei consumatori globali per la tutela della propria salute resterà alta.

L'industria tessile italiana, la prima in Europa con un fatturato di 7,6 miliardi di euro nel 2019, è sicuramente tra i protagonisti di questa evoluzione.

Ne è un esempio theBreath: tessuto sviluppato da Anemotech, Pmi innovativa 100% Made in Italy, certificato e brevettato come primo tessuto in grado di assorbire le polveri sottili nocive presenti nell’aria e disaggregarle, reintroducendo in circolo aria pulita, per garantire un ambiente sano e sicuro.

Da oggi, nella nuova rivoluzionaria versione virucida certificata ISO 18184:2019, svolge anche un’attività antivirale (anche per i Coronavirus), neutralizzando in 2 ore fino al 98,75% della carica virale.

 

Gli ambiti applicativi di una soluzione tecnologica innovativa come theBreath® lo rendono un prezioso alleato della società moderna. Dalle affissioni pubblicitarie, all’arredo urbano o ancora nei cantieri lungo le strade delle città per l’impiego in outdoor; dall’interno di abitazioni private o di mezzi di trasporto come autobus, treni e ambulanze fino a luoghi pubblici come uffici, workspace, ospedali e scuole per le applicazioni indoor che garantiscono la salubrità degli ambienti.

L’obiettivo è unico: la lotta all’inquinamento domestico e atmosferico prodotto da auto, riscaldamento ed emissioni industriali e oggi, nella versione virucida, anche alla diffusione di pericolosi virus.

 

La mission di theBreath è trasparente: arrivare ad essere un’azienda leader nella creazione e nella diffusione di tecnologie sostenibili volte a migliorare la qualità della vita e l’habitat delle persone, soddisfacendo bisogni umani primari come respirare un’aria più pulita.

Nell'ottica di un piano di sviluppo del brand, è in corso, con il supporto della società di consulenza EY, la valutazione dell’apertura a investitori terzi potenzialmente interessati ad un progetto innovativo e rivoluzionario come questo, per un successivo aumento di capitale che consentirà alla PMI innovativa di accelerare il proprio percorso di crescita e di internazionalizzazione, massimizzando allo stesso tempo le possibilità di networking.

Gianluca Galgano, Senior Manager responsabile delle attività di venture capital nel team Strategy and Transactions di EY, dichiara: “In Anemotech sono presenti dimensioni e competenze uniche sul mercato del cleantech, che consentono di puntare ad un programma di sviluppo molto ambizioso e già ben avviato a livello internazionale. Crediamo fortemente nelle grandi potenzialità del suo prodotto theBreath ed in tale prospettiva stiamo costruendo il naturale passaggio dimensionale dell’azienda che, anche attraverso l’ingresso di risorse esterne e nuovi capitali, possa garantire un significativo potenziamento del percorso di crescita in questa direzione.”

Articolo del 25/01/2021 di Redazione Web